11 Ott Prevenzione, diagnosi e trattamento delle patologie odontoiatriche nel bambino
Invogliare e portare il proprio figlio dal dentista non è sempre cosa facile per un genitore. Spesso, questo accade quando il genitore stesso trasmette al piccolo paziente le proprie ansie, i propri timori condizionando il modo in cui il bambino percepisce la figura del dentista.
Se non influenzato da fattori esterni, il bambino alla prima visita dall’odontoiatra è si titubante, ma non spaventato, rendendo così tutte le procedure di lavoro molto più semplici, rapide e sicure.
C’è da dire che spesso il rapporto con i piccoli pazienti è viziato e condizionato dallo stesso professionista che non gli dedica il giusto tempo e la giusta pazienza.
Seguire un bambino anche dal punto di vista odontoiatrico in età pediatrica (dai 3-4 anni in poi) ci permette di mettere in atto tutta una serie di procedure di tipo preventivo atte a ridurre al minimo le possibilità che si sviluppino patologie dentali, scheletriche (delle ossa), posturali o peggio articolari.
Effettuare trattamenti precoci (sigillature dei solchi, fluoroprofilassi, controlli di natura ortodontica,…) ci permette di intercettare possibili malocclusioni in via di sviluppo, o patologie cariose a carico di un dente riuscendo così ad intervenire in maniera tempestiva prevenendo l’insorgenza di fastidi, dolori che possono portare alla modifica delle diverse funzioni della bocca (masticazione, fonazione,…).
Ritoccare la superficie di un dente (molaggio selettivo), apporre del composito in zone strategiche dei denti sono solo alcune delle possibili terapie che possono essere attuate nelle bocche dei piccoli pazienti per prevenire o curare possibili situazioni patologiche in via di sviluppo.